venerdì 24 settembre 2010

Adele

Tre anni. Te ne sei andata allora, e ancora ci manchi. Tra un po' si perderà forse quel florilegio di pensieri, di poesie, di racconti forti, energici, sarcastici, possenti. Ti ricordiamo, sai, Adele. Ti vogliamo ricordare, oggi. Così.




E con il racconto che scrissi di getto appena saputo della tua morte.


Addio

Piangere per una persona che non hai mai conosciuto. Ma poi non è vero. Adele, ci conoscevamo. Non di persona. Non per voce. Magari solo da pochi mesi. Ma ci leggevamo spesso. Da quando avevo letto quel tuo racconto straziante sulla violenza sulle donne. Ti avevo scritto un commento. E tu mi avevi risposto. Sai che non avevo capito che l’amica di cui parlavi in realtà eri proprio tu?

Abbiamo continuato a leggerci a vicenda, e a scriverci, fino a pochi giorni fa. Il tuo ultimo commento l’undici settembre. Ancora qualche tuo racconto. Poi più nulla. Ed oggi sappiamo che ci hai lasciati. Dragor ha pubblicato una lettera inviata da tuo figlio.

Flash back. Un salto indietro di cinque anni, per me. Ho saputo di te, della tua morte, leggendo un messaggio di un amico. Cinque anni fa, in Cina, un amico mi aveva scritto annunciandomi la improvvisa, inaspettata morte di mia madre. Quando ho letto di te, Adele, ho riprovato per un attimo la stessa fitta al cuore, lo stesso male sottile e bastardo che ti invade quando leggi qualcosa a cui non vuoi credere.

Ci mancherai, Adele. Ho scritto due righe a tuo figlio, di getto, così come sono sgorgate da dentro in un momento di dolore. Ora scrivo a te, come facevamo spesso, per dirti che è stato bello conoscerti. Leggerti. Avevi tanto da raccontare, avevi storie di una vita avventurosa da regalare a chi ti ascoltava.

L’unica consolazione è sapere che ci hai lasciato il più bel regalo, prima di andartene. I tuoi racconti. Le tue poesie. Ci hai insegnato, con un esempio vivente, che l’età non conta, quando c’è lo spirito, la voglia, la vitalità, l’entusiasmo.

Adele, sei passata brevemente nella mia vita. Ma hai lasciato, come tutte le cose importanti, un segno indelebile.

Eri una donna piena di vita e di amore. La testimonianza vivente di ciò sono i cinque figli che lasci.

Alla famiglia tutta di Adele offro una frase che il mio grande consigliere spirituale, di cui un giorno racconterò, mi inviò quando persi la mia, di madre: ringraziate di averla avuta così a lungo con voi.

Addio, Adele. Mi mancherai.

Prima pubblicazione: 29 settembre 2007

4 commenti:

  1. Grazie HP per averla ricordata ancora così...
    Si, ci manca. Ma è stato bellissimo averla "incontrata".

    Irene

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  2. Ciao Irene,

    grazie a te della visita e del commento!

    A presto,
    HP

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  3. Non ho avuto modo di conoscerla bene, se non attraverso qualche raro contatto sul blog; ricordo però bene quel mattino, era un sabato, quando appresi la notizia della sua morte. A tre anni di distanza, posso dire di essere contento di averla incontrata, che la sua presenza ha avuto un significato.

    Buon pomeriggio, HP, ciao.
    Pim

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  4. ciao Pim,

    condivido il tuo pensiero: sono contento di aver incontrato - almeno virtualmente - Adele, sia pur per poco tempo.

    Ci ha lasciato un messaggio che sarebbe bello non andasse perso.

    Grazie del commento, a presto,
    HP

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