domenica 22 gennaio 2012

Be white

Avevo promesso, qualche settimana fa, di raccontare degli eterni abbronzati. Prima di far ciò voglio toccare il rovescio della stessa medaglia.

Tanto da noi ci sono patologiche fissazioni nell’apparire costantemente arrostiti dal sole (Emilio Fede e Carlo Conti sono irriducibili esponenti del partito delle Lampados), quanto in Estremo Oriente funziona esattamente al contrario.

Basandosi sulla logica che chi ha la pelle abbronzata si suppone sia un lavoratore della terra o un migrante che alimenta la insaziabile industria delle costruzioni civili, il massimo desiderio delle donne – ma anche degli uomini – asiatici è di conservare (o se necessario acquisire) un colorito il più possibile diafano.

Al punto da trovare, in farmacia come nei supermercati, creme che promettono una pelle più chiara: risultati in sole due settimane di applicazione! La confezione dichiara orgogliosamente che con tale prodotto ci si sbianca. Alla faccia del politically correct.


Ma non basta. Ci sono perfino centri benessere che già dall’insegna chiariscono senza ombra di dubbi l’obiettivo prefissato: be white. Sii bianco.


Per questo gli asiatici, mentre camminano rigorosamente all’ombra o si riparano con vezzosi ombrellini da sole argentati, guardano come animali da circo i turisti occidentali (spesso italiani) che si crogiolano al solleone equatoriale, sulle spiagge o in piscina. E proprio non capiscono questi curiosi lattonzoli che a tutti i costi – anche rischiando l’ustione – insistono per diventare scuri. Mah. Gente strana: sono già bianchi – senza creme – e vogliono sembrare dei contadini. Valli a capire...



8 commenti:

  1. Da noi sono fuori moda gli abbronzati ! In spiaggia, se una mamma non applichi una crema solare totale al proprio bambino, tutti la guardano come se fosse una criminale...una volta il bianco era il colore della malattia, della morte...oggi è il colore della salute...Anche in Cina, mi sembra che il bianco fosse, una volta, il colore della morta...Secondo me, le donne cinesi con questa crema vogliono "occidentalizzarsi" punto....d'altronde, nel primo scatto, la donna non ha nemmeno gli occhi a mandorla !
    P.S : nel secondo scatto...white nel senso spotless...perché sotto c'è scritto freckles, sun spot...ecc...

    Buona domenica H.P ! Alex

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  2. Io vivo nelle Filippine e lo posso confermare. Anzi, dirò di più: vedevo in giro della gente chiara con un'aria malaticcia quasi mortuaria. Ho chiesto a mia moglie quale malattia avessero e lei mi ha spiegato che chi è povero, per divenire bianco, si fa degli impacchi di acqua e conegrina con i risultati che ho appena descritto.
    Enrico.

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  3. E' la stessa concezione che esisteva anche in Europa, dal Rinascimento sino a qualche decennio fa. Uomini e donne dell'aristocrazia si abiancavano la cute del viso e delle mani con la cipria, proprio per non fare la figura dei contadini, belli arrostiti dal lavoro all'aperto. Stessa storia per la pinguedine, segno di disponibilità economica nei secoli passati e ora fieramente avversata...

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  4. Anche da noi il must è la pelle chiara, specialmente per le donne. Si coprono di creme sbiancanti per diventare come Michael Jackson. Qualche volta l'operazione non riesce e allora sembrano delle vacche frisoni...

    Ciao HP, buona notte

    dragor (journal intime)

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  5. ciao Enrico,

    grazie della visita, del commento e scusa il ritardo nel risponderti.

    Che tristezza sentire a che cosa ricorre la gente per sentirsi più accettata, con conseguenze dannose per la salute. So, per esser stato nelle Filippine non poche volte, che la pelle scura è uno stigma sociale, nè più nè meno che in altre parti dell'Asia.

    Spero di ritrovarti nel mio contenitore, buon soggiorno laggiù e a presto,
    HP

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  6. ciao Pim,

    grazie del commento. Hai ragione, ricordo racconti dei vecchi di famiglia, che avevano visto le mode opposte d'antan, quando a inizio secolo (XX) si andava al mare con l'ombrellino e vestiti di crinoline, per evitare i brutti segni di arrossamento sulla pelle alabastrina...

    Ciao, a presto,
    HP

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  7. Ciao Dragor,

    grazie dell'intervento dall'Africa! Tutto il mondo è paese, dunque. Chi è scuro vuol diventare chiaro, chi è chiaro vuol diventare scuro. Non c'è modo di accontenare questo genere umano.

    Bellissima, seppur leggermente irriverente, la similitudine con le vacche pezzate. Rende benissimo l'idea di una pelle a chiazze dovuta ad un malriuscito tentativo di schiarirsi...

    Grazie della visita, buon weekend, a presto,
    HP

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  8. ciao Alex,

    mi ero perso la risposta al tuo commento!

    Fa piacere che ci sia più sensibilità verso la salute dei figli in Francia. Oggi il sole va preso - se proprio uno insiste - a piccole dosi. Perchè puòl far molto male.

    In Australia, dove il buco nell'ozono sta facendo dei bei danni, si usano creme ad alta protezione, e ci sono addirittura costumi da bagno che filtrano i raggi UV.

    In quanto all'occidentalizzazione, non posso darti torto. Mi diceva un'amica cinese che lavora nel settore che una delle operazioni più richieste di chirurgia plastica è l'ampliamento degli occhi, perchè quegli occhi così sottili a mandorla non piacciono alle donne cinesi. E poi basta guardare come i giapponesi disegnano gli occhi nei manga...

    Grazie del commento, a presto,
    HP

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