giovedì 28 giugno 2012

Car in a bar

C’è una macchina lì dietro, mi dice il collega con cui sto viaggiando in Vietnam. La scena si svolge in un modesto baretto di Hanoi, dove servono quel caffè particolare con un sistema a filtro individuale che mi fa riaffiorare alla mente ricordi di fanciullezza: la vecchia napoletana – ormai in disuso – con la quale si preparava una tazzina davvero speciale, apprezzata dall’antichissimo ingegnere partenopeo che di tanto in tanto passava a far visita.

Insomma, dopo questa coppetta di vetro riempita goccia a goccia con un liquido dolciastro e denso, oleoso quasi, il collega azzarda una visita ai servizi. Che, come di consueto, sono in fondo a sinistra. Torna con lo sguardo sbigottito e mormora poche perplesse parole. Devo capire cosa intenda. Mi vien da pensare: è normale che le macchine stiano dietro ai negozi, vista l’impossibilità di parcheggiare nel dedalo di stradine strette e appena adatte alla miriade di ronzanti motocicli. Vado a vedere, simulando una necessità corporale.

La macchina c’è davvero. Coperta da un telo polveroso, una volta argentato, di quelli che usavano negli anni sessanta. Ma è dentro al negozio. Bottega e garage, pezzo unico. Straordinario. La padrona stava ricamando un delicato motivo floreale su un cencio qualsiasi. Per fortuna ha supposto che volessi riprendere lei, e mi ha sorriso a piena dentatura. Ma quello che mi interessava era dietro la sorridente anfitriona. A car in a bar.


4 commenti:

  1. Ricordo che era una costante nei miei spostamenti in Vietnam: verso le ultime ore della sera, gli alberghi chiudevano la porta e mettevano i motorini smarmittati nella hall e sistemavano a terra dei materassi per meglio sorvegliare il locale. Conseguenza: un odore nauseabondo di benzina e miscele ad altissimo potere inquinante. Come nelle strade, del resto.

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  2. E' ancora così, Saamaya. Solo che ora non si accontentano più delle motorette. Anche le macchine infilano nei negozi...

    E anche le strade non sono granchè migliorate. Anzi. Il traffico è sempre orrendamente pieno di due ruote che portano di tutto. Peccato che anche le macchine - specie quelle di lusso, e nonostante tasse d'importazione del 300% - stiano diventando popolari. Riempiendo così gli interstizi lasciati liberi dai motorini.

    Grazie della visita e del commento, a presto,
    HP

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  3. Ecco un'idea per risparmiare sull'antifurto. O sull'assicurazione, se non è obbligatoria come qui.
    Tesea

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  4. ciao Tesea,

    quando ho fatto questa curiosa scoperta, devo dire che ho pensato più alla prima che alla seconda delle tue ipotesi.

    Grazie della visita e del commento, a presto,
    HP

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